Le scelte / Il riferimento / Con lo sguardo
sempre rivolto alla meta

           
 
Dove rivolgo il mio sguardo?
Ovviamente, alla cosa o a chi mi interessa, mi attrae, mi sta a cuore maggiormente...
Alla base di tutti gli atti dell'esistenza c'è una scelta, eccetto due cose almeno: la nascita e la morte. Ma è proprio sulla base della provenienza della vita (chi ne è il Creatore?) e della destinazione (dove vado?) che si gioca la nostra esistenza...

Se vengo e vado nel nulla, niente ha un senso e rivolgerò il mio sguardo a destra e sinistra alla ricerca di un appiglio cui aggrapparmi, almeno per non pensare (è difficile da sopportare l'idea del non-senso!); ma dov'è il mio riferimento?

Se invece la mia vita è una traiettoria che parte e sale verso il mio “Creatore”, il mio Signore, il Tutto, la mia libertà consiste proprio nel dare una risposta alla sua forza di attrazione amorosa. E' lì che devo rivolgere il mio sguardo... E' lì la meta...
   
... della mia vita
La mia vita è tutto il mio io; è il mio io che va "salvato". E' tutta la mia vita in gioco!
Ogni uomo è chiamato a crescere, a realizzare la sua "umanità"...
Che cosa contraddistingue gli esseri umani?
Non è proprio l'essere in grado di mettersi in relazione con l'altro, la capacità di amare...?

Questa mia vita non è quella stessa vita che interessa al nostro "Creatore", visto che ci ha "inventati"?
 
Il nostro “Creatore” ha tempo per noi, bussa alla nostra porta per farci entrare nel suo tempo, nel suo essere...
Chi può rappresentare l'uomo arrivato ad uno stato di grandezza infinita?
C'è qualcuno che più di Gesù di Nazaret è pienezza di umanità e, in quanto pienezza di umanità, è entrato in una relazione straordinaria, oltreché misteriosa, con il nostro Creatore?
"Venite e vedrete"
Se vogliamo realizzarci come uomini non possiamo che essere fedeli a lui, a Gesù.
Gesù di Nazaret è venuto anche per insegnarci a vivere in questo mondo, a mostrarci la vera vita umana vissuta come opera d'arte.
Non si tratta di dire "credo" o "non credo", si tratta di vivere!
Vivere veramente...
"La vita se non è atto di amore, non è vita.
Il primo atto d'amore dell'uomo è quello di accettare la propria vita come un dono. Bisogna vivere; questo il dono strano: siamo "imbarcati"! E' un'avventura. Qualcuno ha scritto che siamo addirittura condannati a vivere perché non si può non vivere.
Qui interviene il cristianesimo. A redimere la vita, a convogliarla verso un fine che la giustifichi, a indirizzarla bene: o meglio, al Bene, che è Dio stesso. La vita è vocazione - ossia chiamata, attraverso l'esistenza, ad essere - manifestazione di un Dio altrimenti invisibile....
Solo con i tuoi atti di amore, con il donarti agli altri, con l'essere al servizio di tutto ciò che vive, allora ti avvicini a Dio e Lo manifesti al mondo".
(D.M.Turoldo)
 

 

Gesù il Nazareno è colui che dà senso, gusto e promessa ai nostri giorni e al nostro futuro.

o no? c'è quel giocatore, quella cantante, quella modella,...? sono loro i miei riferimenti?

oppure senza alcun riferimento? Da disperazione...?!