Voglio capire il chi, il come ed il perché...




Di fronte alla "bellezza" dei fiori che ho ricevuto
voglio capire:
- come sono fatti i fiori?
- perché hanno questi colori?
- come sono arrivati sul mio tavolino?

e, soprattutto, di fronte al "dono" dei fiori, voglio sapere:
Chi me li ha mandati?
non sono qui per caso!

 



   Devo correre là! Devo fare questo e quello!
Insomma le occupazioni non mi mancano!
ma VOGLIO anche cercare di capire...
La mia vita è il più bel regalo che potessi ricevere...

Come è iniziata la vita? Per caso?
Chi è il Creatore della vita? Perché esiste la vita?
Perché continua ad esistere? Come finirà?
Perché sul pianeta Terra c'è la vita?
Perché l'uomo è "autocosciente"?

 

Un primo aiuto arriva

dalla matematica,
dall'astronomia,
dalla fisica,
dalla biologia

La scienza deve il suo enorme successo proprio alla natura limitata delle proprie ambizioni: essa rinuncia a occuparsi del valore delle cose, del loro fine, del perché per concentrarsi su aspetti quantitativi che possono essere misurati e valutati mediante controlli empirici, e, quindi, descriverci il "come" avvengono i fenomeni osservati, come sono fatti i fiori,...

Se, come afferma Popper, "è scientifico se verificabile..." ha senso rendere oggetto di studio da parte della scienza un fenomeno o un aspetto che non è sottoponibile a verifica sperimentale?

ma se non basta...


Un altro aiuto arriva

dalla filosofia,
dalla teologia,
dall'esperienza artistica...

L'esperienza umana è molto più vasta, non si accontenta del punto di vista parziale della scienza (parziale perché riguarda sempre un aspetto parziale, un modello che si avvicina alla realtà ma non è la realtà).

Ecco allora la necessità di aiuto da parte di altre fonti quali la teologia, la filosofia, l'arte,... che magari amplino l'orizzonte della nostra ricerca di senso, di significato e non solo di "prove sperimentali".

Alla teologia, per esempio, non interessa molto che ci sia stato un big bang o che ci sia qualcosa oltre ai quark: il punto fondamentale è che vi sia Qualcuno che ci ha fatto il dono straordinario della vita e che vuole intraprendere una relazione con noi, nonostante la sua velata presenza (le cose del mondo non hanno l'etichetta stampata "made by Dio")...


A me spetta scegliere...

Posso fare finta di niente, affogare tutte le domande, cercare di non pensarci, occupandomi delle cose del mondo, immergendomi completamente nel lavoro, nella ricerca di svago....

Ma è così che mi realizzo? Non è proprio la capacità di porsi delle domande e andare alla ricerca di risposte quello che caratterizza maggiormente l'uomo, essere pensante, dotato di una ragione interrogante...?

Cerchiamo delle risposte... e, soprattutto,
non smettiamo mai di porci delle domande ....

   

Riuscirò a sgomberare il campo dai dubbi?
Sarà tutto chiaro?

Oppure, alla fine, toccherà di nuovo a me scegliere
perché il Mistero rimane...?


 
 

Eppure, io devo sapere da dove vengo...

almeno per sapere dove andare ?

Io voglio vedere il volto del mio “Creatore”!