Il dialogo Un esempio Se si inceppa Affettività e sessualità Il progetto in due Amare al modo di Dio

Le scelte / Le cose importanti / Amore...

Un esempio di dialogo vero...

           
"Entrato in Gerico, attraversava la città. Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesù, ma non gli riusciva a causa della folla, poiché era piccolo di statura." (Luca 19,1-3)
"cercava di vedere": L'incontro parte sempre da un desiderio... il dialogo parte sempre da un desiderio di incontrare l'altro, di cercarlo non solo fisicamente ma dove vive con i suoi pensieri, con le sue aspettative, con le sue preoccupazioni...

"non poteva per la folla... era piccolo di statura". Anche se c'è il desiderio dell'incontro a volte ci scontriamo con degli ostacoli. Esistono ostacoli miei interni (mi sento schiacciato dall'altro, ho paura della reazione dell'altro,...) ed esterni (ho poco tempo, è inutile che ne parliamo,..)
 
"Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salì su un sicomoro, poiché doveva passare di là. Quando giunse sul luogo, Gesù alzò lo sguardo e gli disse: «Zaccheo, scendi subito, perché oggi devo fermarmi a casa tua». In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciò, tutti mormoravano: «E' andato ad alloggiare da un peccatore!»." (Luca 19,4-7)
"alzò lo sguardo ": ogni comunicazione contiene un aspetto di contenuto (ciò che dico) e uno di relazione (come lo dico). A volte è più comunicativo uno sguardo o un silenzio che una parola... Gesù ama anche attraverso uno sguardo che non va dall'alto in basso: l'amore è umile! Zaccheo è su un albero e fisicamente lo sgardo parte dal basso... Tra noi come sono gli sguardi? Che significato portano con sé?
 
Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: «Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tanto». Gesù gli rispose: «Oggi la salvezza è entrata in questa casa, perché anch'egli è figlio di Abramo; il Figlio dell'uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto». (Luca 19,8-10)
Siamo disponili al cambiamento di noi stessi dopo il dialogo?
O si tratta solo di parole?