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La materia

Non abbiate paura di fare domande... al limite non c'è risposta...

Quali sono i componenti della materia?

Chi ha fatto il mondo sa bene come sono fatte le cose. Noi cerchiamo di capire...
Proviamo a tuffarci nel cuore della materia, alla ricerca dei costituenti ultimi...

Prendiamo una goccia d'acqua: è composta di circa mille miliardi di miliardi di molecole, all'interno di queste molecole troveremmo gli atomi, ogni atomo è composto da un nucleo e da elettroni che vi gravitano attorno, all'interno del nucleo troveremmo i protoni e i neutroni, a loro volta composti di entità infinitesimali, i quark up e down,...

Sulla Terra arrivano in grande quantità i neutrini solari emessi nelle reazioni nucleari che avvengono nella nostra stella e i neutrini atmosferici prodotti dal decadimento di particelle instabili (tra i quali i pioni, i kaoni, i muoni presenti negli sciami di particelle che si generano quando i raggi cosmici interagiscono con la nostra atmosfera).

E che dire del numero sempre più alto di particelle "strane" magari dalla vita breve, percepibili solo dagli effetti che generano, di corpuscoli che intervengono nelle interazioni nucleari,...!?

Eppure tutto quel che vediamo, che sia un granello di sabbia o il monte Everest o una bicicletta sono insiemi enormi di molecole fatti partendo dalle tre trottoline (protoni, neutroni, elettroni) e dalle tre colle (pione, che tiene insieme il nucleo; fotone che tiene insieme elettroni e nucleo; gravitone(?) che tiene noi legati alla Terra, la Terra al Sole, il Sole alla galassia,...).
Con questi elementi si potrebbe fare qualunque cosa: ma bisogna avere le informazioni necessarie...! Chi le possiede?
 

Da dove viene questa informazione?

Quando e come è stata immessa questa informazione? Continua ad essere immessa anche oggi?

Che cosa ne sappiamo noi ?

Se già incontriamo delle difficoltà a descrivere sistemi di grandi dimensioni, ovviamente, dilaga l'incertezza quando siamo di fronte alle piccolissime scale della materia: nell'esempio classico, non si può sapere dove sta un elettrone in un certo istante, ma soltanto quale probabilità abbiamo di trovarla in un certo punto ad un certo istante.
Non è facile definire esattamente la materia e distinguerla dalla radiazione. Una volta sembrava facile distinguerle: la materia era composta da particelle mentre la radiazione era qualcosa che si propagava come un'onda. La meccanica quantistica (nata per interpretare i fenomeni atomici) ha rivelato che né le particelle né le onde esistono in senso classico. E' vero che in certe situazioni la materia si comporta come se fosse costituita da particelle, ma nelle stesse situazioni anche la radiazione (ad esempio quella elettromagnetica) si comporta come se fosse composta da particelle (i fotoni). Il termine "particella" si applica altrettanto bene (o altrettanto male) alla materia e alla radiazione: non basta a distinguerle!
Non per niente i neutrini qualche anno fa erano considerati radiazione mentre oggi, avendo trovato che hanno una massa, sono considerate materia.
Siamo, come sempre, in una situazione di nebbia e aspettiamo che si diradi! Ma l'idea che l'esistenza possa essere l'espressione dell'informazione, di un'idea, di una funzione d'onda quantistica rimane: del resto, basta guardare ai risultati degli studi compiuti in università come Princeton e al MIT.

perché un fiore, un albero, il mio corpo ha una certa "forma" e non un'altra?

"Tengo in mano un semplice fiore, qualche cosa di spaventosamente complesso: la danza di miliardi e miliardi di atomi, atomi che vibrano, oscillano intorno a equilibri instabili. Guardando questo fiore mi dico: esiste nel nostro universo qualche cosa di analogo a quello che i filosofi antichi chiamavano "forme", ossia tipi di equilibrio che rendono conto del fatto che gli oggetti siano quello che sono, in quanto sono così e non altrimenti. Ma nessuno degli elementi che compongono un atomo può spiegare perché e come esistono tali equilibri. Questi ultimi dipendono da una causa che non mi sembra appartenere al nostro universo fisico. Quello che voi chiamate campo non è altro che una finestra che si apre su uno sfondo ancora più profondo, il Divino, forse." (Jean Guitton)

L'apparenza inganna!

La materia solida (o meglio, quella che così ci appare...) in realtà non è molto di più che spazio vuoto. Se potessimo ingrandire il nucleo di un atomo e portarlo a 10 cm. la nuvola di elettroni che lo circonda si estenderebbe per circa 7 chilometri e lo spazio nel mezzo sarebbe praticamente vuoto.
Un pezzo di ferro così solido all'apparenza è costituito per il 99,9999999999999 per cento di spazio vuoto e viene percepito come solido per via dei campi di forza.
Se non riesco a scivolare attraverso il pavimento restandoci sopra è solo per via della forza elettrostatica (mediata da teorici fotoni invisibili) che tiene insieme il mio corpo come il pavimento che ci sostiene, impedendoci di scivolarci come se fosse uno scolapasta.
E anche quell'esigua percentuale che percepiamo come materia potrebbe in realtà corrispondere a piccole onde di energia che noi percepiamo come materia.

E' possibile?

Gli oggetti che ci circondano non sono altro che degli insiemi di campi (campo elettromagnetico, campo gravitazionale, campo protonico, campo elettronico); la realtà essenziale, fondamentale, è costituita da un insieme di campi che non cessano di interagire reciprocamente.
Basterebbe una piccola differenza nei valori di questi campi e per noi sarebbe impossibile vivere. Per esempio, l'energia media che consente la vita è il centesimo di elettronvolt (atomi e molecole devono restare intatte agli urti delle molecole d'aria in cui viviamo); se l'energia in gioco arrivasse anche solo all'elettronvolt si romperebbero anche le pietre!

Lo spazio vuoto è così freddo che una creatura vivente verrebbe congelata visto che la temperatura scende a -273 gradi.
All'estremo opposto, la materia delle stelle è così rovente che nessun essere vivente potrebbe resistervi. Ci sono nell'universo radiazioni, bombardamenti cosmici continui che vietano il manifestarsi di ogni vivente... Nonostante tutto ciò la vita è comparsa proprio sul nostro pianeta Terra!
Chi osserva l'universo?

"La presenza di un osservatore, unico e trascendente insieme, è assolutamente indispensabile all'esistenza e al compimento del nostro universo" (Jean Guitton)
 

Coscienza + materia?

La nostra facoltà di vedere dipende dalla retina che assorbe la luce dal mondo esterno e poi trasmette dei segnali al cervello. La retina non percepisce il colore, è cieca alla qualità dello stimolo ed è sensibile solo alla sua quantità: di fatto non c'è né luce né colore in sé: ci sono soltanto onde elettromagnetiche. Analogamente non ci sono suoni né musiche: soltanto delle variazioni istantanee della pressione dell'aria sui nostri timpani.
Non c'è né caldo né freddo: soltanto molecole con più o meno energia cinetica e così via...
Ancora una volta, la concezione di una realtà oggettiva sfuma: interrogarsi sulla realtà che ci circonda senza tener conto di coloro che la osservano non ha alcun senso.

In fondo la mia propria "sfera di coscienza" non mi da alcuna informazione sulla realtà in quanto tale: la mia conoscenza del mondo si riduce alle idee che me ne faccio; quanto al reale al di là dei miei sensi esso resta oscuro, velato, misterioso, forse inconoscibile.
"Ho la sensazione che siamo immersi in un immenso campo di informazione fatto di coscienza e di materia.
Tutto ciò conferma che l'ordine dello spirito e l'ordine della materia non sono incompatibili l'uno con l'altro... Se lo spirito e la materia hanno origine da uno spettro comune, diventa chiaro che il loro dualismo è un'illusione dovuta al fatto che si considerano alternativamente ora gli aspetti puramente meccanici della materia ora invece l'intangibile qualità dello spirito." (Jean Guitton)

Qualcuno dice che l'universo è una sorta di messaggio segreto, un geroglifico che abbiamo iniziato a decifrare... ma che cosa è contenuto in questo messaggio? Ogni atomo, ogni frammento, ogni granello di polvere esiste nella misura in cui partecipa ad un significato universale.
E poiché il cosmo rimanda all'immagine di un ordine, questo ordine ci conduce, a sua volta, verso l'esistenza di una causa e di un fine che gli sono estranei.

La teoria quantistica sembra dirci che per capire la realtà occorre rinunciare alla nozione tradizionale di materia come qualcosa di concreto, solido,... e ammettere che lo spazio e il tempo sono illusioni; che una stessa particella può essere individuata in due posti diversi nello stesso istante, che, infine, la realtà fondamentale non è conoscibile.
Siamo legati alla realtà di queste entità quantistiche che trascendono le usuali categorie dello spazio e del tempo.
Esistiamo attraverso "qualcosa " di cui possiamo cogliere la natura e le meravigliose qualità solo a prezzo di una grande fatica, ma che più si avvicina allo Spirito che alla materia nel senso tradizionale del termine.
Il reale è coperto da un velo...

Chi è il Creatore, l'Autore di tutto questo ? Perché esiste?

Di fronte a questi enigmi sono possibili due atteggiamenti:

uno ci conduce verso l'assurdo, l'altro verso il mistero.

"La scelta fra l'uno e l'altro è, in senso filosofico, la mia decisione più importante.
Mi sono sempre rivolto al mistero: quello della realtà stessa."