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L'Universo (1)

Non abbiate paura di fare domande... al limite non c'è risposta...

Da dove viene l'universo?

 
Che cosa è dunque successo al “tempo zero”...?
A saperlo!... Iniziamo da una "teoria"...
Da un punto di vista matematico l'Universo sarebbe nato in un preciso momento, il tempo zero. In quel momento (circa 15 miliardi di anni fa) l'intero universo era un puntino omogeneo (miliardi di volte più piccolo della capocchia di uno spillo) colmo di energia; non esistevano tempo, spazio o materia. E' allora che potrebbe essere avvenuto il Big Bang, la singolarità che ha prodotto l'Universo. Da quel momento l'Universo ha iniziato ad espandersi.
 

perché c'è qualcosa anziché il nulla?

perché è comparso l'universo?

 
Che cosa è successo all'inizio dei tempi, quale forza è intervenuta per dare la vita a quello che esiste oggi? A questi alberi, a questi fiori, a queste persone che camminano accanto a noi come se niente fosse...
Per farla breve, circa 200 secondi dopo l'istante originario, le particelle elementari si uniscono a formare gli isotopi dei nuclei dell'idrogeno e dell'elio: il mondo come noi lo conosciamo sta prendendo forma... A questo punto le cose andranno più lentamente...
Dopo circa 100 milioni di anni si formano le prime stelle entro vortici di gas ed è al loro interno che gli atomi di idrogeno ed elio daranno origine per fusione a quegli elementi pesanti che alcuni miliardi di anni dopo si sistemeranno sulla terra ( per esempio, il ferro di questa chiave che apre la porta di casa!)
 

Ma da dove viene quella colossale quantità di energia che è all'origine del big bang?

E, comunque, da dove proviene il primo "atomo" di realtà?

In quali condizioni è avvenuto l'inizio della vita?
Lo spazio vuoto è così freddo che una creatura vivente verrebbe congelata visto che la temperatura scende a -273 gradi.
All'estremo opposto, la materia delle stelle è così rovente che nessun essere vivente potrebbe resistervi. Ci sono nell'universo radiazioni, bombardamenti cosmici continui che vietano il manifestarsi di ogni vivente...

Nonostante tutto ciò la vita è comparsa proprio sul nostro pianeta Terra.
 
Che cosa ha spinto il Creatore a generare l'universo così come noi lo conosciamo?
 
Come è possibile che un flusso di energia che scorre senza scopo possa diffondere la vita e la coscienza del mondo?
Secondo la teoria quantistica l'universo fisico non è fatto di nient'altro che di fluttuazioni minori su un immenso oceano di energia: lo spazio-tempo e la materia nascono in questo oceano di energia.
 

Che cos'è la vita?

La vita sembra irresistibilmente chiamata a percorrere una scala ascendente, elevandosi con l'evoluzione delle forme più vicine alla materia fino alle forme più alte: l'avventura della vita è ordinata da un principio organizzatore.
Se consideriamo a livello nucleare un sasso e una farfalla sono identici. A livello appena più alto, quello atomico, vengono alla luce alcune differenze che riguardano però solo la natura degli atomi e restano poco significative. Al livello successivo, quello molecolare, ci sono già le differenze tra il mondo minerale e quello organico. Ma il salto decisivo avviene a livello delle macromolecole: a questo stadio la farfalla appare infinitamente più strutturata, più ordinata del sasso.
La vita non è altro che materia con "più informazione"...
 

Da dove viene questa informazione?

Quando e come è stata immessa questa informazione?

Continua ad essere immessa anche oggi?

Ma esistiamo solo per riciclare l'energia nella forma in cui viene fornita dall'universo oppure siamo esseri speciali nei quali l'universo trova la possibilità di passare dalla materia allo spirito?
Noi ci siamo e la nostra esistenza è intimamente legata alla materia ed all'energia dell'universo di cui siamo parte. I nostri atomi si scambiano continuamente con quelli dell'universo, al punto che ogni anno il 98% del nostro corpo si rinnova. Ogni nostro respiro mette in circolo miliardi e miliardi di atomi già riciclati nelle ultime settimane dal respiro di altri viventi. Tutto viene rinnovato, rigenerato attingendo a quella fonte di materia e di energia che è l'universo.
 
Quale "caso" ha fatto sì che certi atomi si siano avvicinati per formare le prime molecole di aminoacidi?

Chi ha deciso queste leggi?

Per quale motivo queste molecole si sono raggruppate ed hanno portato a quell'edificio così complesso che è il DNA?

Chi ha ideato i piani della prima molecola di DNA che contiene il messaggio iniziale che permetterà alla prima cellula vivente di riprodursi?
 

Un po' di date...

La terra esiste da circa 5 miliardi di anni.
Gli organismi semplici cellulari risalgono a quasi 3 miliardi e mezzo di anni.
Gli organismi multicellulari esistono da circa 700 milioni di anni.
I vertebrati da 400 milioni di anni.
I mammiferi da 200 milioni di anni.
Si arriva così ai primati: 70 milioni di anni fa.
L'Homo Sapiens Sapiens compare soltanto circa 20.000 anni fa...
 
E' vero che le leggi dell'evoluzione enunciate da Darwin esistono ed è vero che lasciano ampio spazio all'aleatorio.

Ma la formula "per caso" non porta molto distante. Vediamo un esempio. Una cellula vivente è composta da una ventina di aminoacidi che formano una catena compatta. La funzione di questi aminoacidi dipende a sua volta da circa duemila enzimi specifici. Francis Crick, premio Nobel per la scoperta del DNA afferma: "un uomo qualsiasi col suo bagaglio di conoscenze oggi a nostra disposizione, potrebbe affermare solo che l'origine della vita sembra allo stato presente appartenere all'ordine del miracolo, tante sono le condizioni che dovrebbero trovarsi riunite per poterla realizzare"

A caso...?

 
Non è che chiamiamo "caso" ciò che non siamo in grado di capire?
Queste regolazioni, di una precisione sconcertante, sono il frutto del "puro caso" o il risultato della volontà di una Causa Prima, di una intelligenza organizzatrice che trascende la nostra realtà?
Se la costante gravitazionale, la velocità della luce o la costante di Planck (che lega l'energia emessa alla sua frequenza) fossero state sottoposte, all'origine, a una minima modifica, l'universo non avrebbe avuto alcuna possibilità di ospitare esseri viventi e intelligenti come noi.
Se aumentassimo dell'uno per cento l'intensità della forza nucleare che controlla la coesione del nucleo atomico, elimineremmo la possibilità che i nuclei di idrogeno hanno di restare liberi: questi si combinerebbero con altri protoni e neutroni per formare dei nuclei pesanti.
Se l'idrogeno non esistesse più non potrebbe più combinarsi con gli atomi di ossigeno per formare l'acqua (fondamentale per la nostra vita). Se al contrario diminuiamo leggermente la forza nucleare, allora è la fusione dei nuclei di idrogeno a diventare impossibile, e, senza fusione nucleare, non ci sono più soli, fonti di energia, vita.
Analogamente per altre forze, come quella elettromagnetica, la forza di gravità,...
La conclusione è sempre la stessa: se si modifica anche di poco il valore di alcuni parametri, si preclude la possibilità della vita...
Se poi non ci trovassimo alla distanza giusta dal sole non potremmo neppure godere dei raggi del sole (finiremmo arrostiti o congelati!).
"Noi non siamo comparsi così, un bel giorno piuttosto che un altro, perché una coppia di dadi cosmici sono rotolati sul lato giusto" .

Qual è il significato dell'universo?


Dove conduce tutto ciò?

Venti miliardi di anni dopo la sua comparsa la materia continua la sua corsa nello spazio-tempo. Ma dove ci conduce questa corsa?
La cosmologia risponde che l'universo non è eterno, che esso avrà una fine, anche se questa fine è immensamente lontana. L'universo non potrà sfuggire ad una di queste due possibili morti: morte per freddo o morte per fuoco. Nel primo caso si dice che l'universo è "aperto": la sua espansione continua indefinitamente con le galassie che si perdono nell'infinito mentre le stelle si spengono a una a una. Nel secondo caso la materia che forma le galassie, le stelle, i pianeti, tutto sarà compresso sino a divenire un semplice punto matematico in cui si annullano spazio e tempo.

Qualcuno dice che l'universo è una sorta di messaggio segreto, un geroglifico che abbiamo iniziato a decifrare... ma che cosa è contenuto in questo messaggio? Ogni atomo, ogni frammento, ogni granello di polvere esiste nella misura in cui partecipa ad un significato universale.

L'universo pare comunque costruito e regolato con una precisione inimmaginabile a partire da qualche grande costante. Si tratta di valori invariabili, che sono calcolabili senza peraltro che sia possibile determinare le ragioni per cui la natura ha scelto un valore piuttosto di un altro. In tutti i casi si può supporre che con valori diversi, l'universo avrebbe avuto i caratteri del caos assoluto: una danza di atomi che si accoppierebbero e si separerebbero dopo un istante per ricadere nei loro vortici insensati. E poiché il cosmo rimanda all'immagine di un ordine, questo ordine ci conduce, a sua volta, verso l'esistenza di una causa e di un fine che gli sono estranei.

"Se esiste nel cosmo un passaggio dall'eterogeneo all'omogeneo, se esiste un progresso costante della materia verso stati più ordinati, se siamo di fronte ad un'evoluzione della specie verso una "superspecie", allora sono portato a pensare che esiste, al fondo dell'universo stesso, una causa dell'armonia delle cause, un'intelligenza. La presenza evidente di questa intelligenza nel cuore della materia mi allontana per sempre da una concezione secondo cui l'universo sarebbe apparso "per caso" e l'intelligenza ugualmente per caso". (Jean Guitton)

Ad alcune domande ho cercato di dare una risposta ma ad altre inviterei voi stessi a trovarne una.

Non vi sembra che solo il Creatore del mondo potrebbe rispondere a certe domande? Lui che ha calcolato tutto, elaborato tutto...

Robert Nozick scrive: "Il nostro problema non è [solo] se Dio ci sia, né, se ha dei progetti su di noi né, ammesso che ci sia e abbia dei progetti su di noi, se c'è modo di scoprire questi progetti", ma anche di "vedere come tutto ciò, ammesso che sia vero, potrebbe dare un significato alla nostra vita".

Newton diceva che "È la mano di Dio ad impedire che si sfasci "l'elegantissima compagine" del Sistema solare."

Louis Pasteur affermava che "Un po' di scienza allontana da Dio ma molta conduce a Lui"

Albert Einstein: "Dio non gioca a dadi con il mondo".

L'approccio consueto della scienza, consistente nel costruire un modello matematico, non può rispondere alla domanda del "Perché..." o del "Chi ha fatto" ma può anche aiutarci a capirlo...

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